🩸CPR
La rianimazione cardio-polmonare (RCP / CPR in inglese), nota anche come "massaggio cardiaco", è una procedura di emergenza che si attua in una persona che si trova in arresto cardiaco o arresto respiratorio; essa combina compressioni toraciche con una ventilazione artificiale nel tentativo di preservare manualmente il circolo sanguigno, per mantenere la funzione cerebrale intatta, fino a quando non vengano prese ulteriori misure per ripristinare la circolazione spontanea e la respirazione.
La CRP si effettua, negli adulti, con compressioni toraciche tra 5 e 6 cm di profondità e con una frequenza di 100-120 bpm (Pulaszione moderata). Il rapporto tra compressioni toraciche e insufflazioni respiratorie è 30 a 2 negli adulti.
È improbabile che la sola CPR ripristini l'attività elettrica del cuore: il suo scopo principale è ripristinare un flusso di sangue ossigenato verso cervello e cuore; l'obiettivo è ritardare la morte dei tessuti ed estendere la breve finestra di rianimazione senza danni permanenti al cervello.
La procedura, da effettuarsi su un paziente collocato su una superficie rigida, consiste in queste fasi:
Il soccorritore si inginocchia a fianco del torace, con le gambe all'altezza della spalla dell'infortunato.
Il soccorritore rimuove (aprendo o tagliando se necessario) gli abiti dell'infortunato. La manovra richiede il contatto diretto con il torace, per essere sicuri della corretta posizione delle mani.
Il soccorritore colloca le mani direttamente sopra lo sterno, una sopra all'altra, al centro del petto. Più in particolare, il punto di contatto dovrebbe essere l'eminenza palmare, ovvero la parte più inferiore e vicina al polso del palmo, che si presenta più dura e posta in asse con l'arto. Per facilitare questo contatto può essere utile intrecciare le dita e sollevarle leggermente.
Il soccorritore sposta il peso in avanti, rimanendo sulle ginocchia, fino a che le sue spalle non sono direttamente sovrastanti, in maniera perpendicolare, alle mani. Tenendo le braccia dritte, senza piegare i gomiti, il soccorritore si muove su e giù con determinazione facendo perno sul bacino. Per essere efficace, la pressione sul torace deve provocare un movimento di circa 5–6 cm per ciascuna compressione. È fondamentale che dopo ogni compressione il soccorritore permetta al torace dell'infortunato di rispandersi, ma evitando che il palmo delle mani si stacchi dal torace causando un effetto di rimbalzo.
Il soccorritore ripete il ciclo di 30 compressioni e 2 insufflazioni per un totale di 5 volte, controllando alla fine se esistono segni di ciò che viene chiamato con l'acronimo MO.TO.RE., ovvero MOvimenti, TOsse, REspiro, ripetendo la procedura senza mai fermarsi.
Il soccorritore smetterà il massaggio cardiaco se:
si modificano le condizioni del luogo, che si rende non sicuro: in caso di grave pericolo il soccorritore ha il dovere di mettersi in salvo.
Il soggetto riprende le funzioni vitali.
E' sfinito e non ha più forze; è possibile farsi sostituire a metà delle 30 compressioni, in maniera tale da non interrompere il ciclo compressioni-insufflazioni.
Arriva un'ambulanza con medico a bordo, un'auto medicalizzata o un'unità di soccorso qualificata con un'attrezzatura più efficace.
Se il paziente risulta in ASISTOLIA, questo comporterà il blocco della circolazione sanguigna e che porta alla morte in brevissimo tempo se non rianimato.
Cause:
Ipovolemia: è la riduzione del volume del sangue circolante nell’organismo;
Ipossia: è una condizione di carenza dell’ossigeno a livello dei tessuti dell’organismo;
Acidosi: è causata dall’iperproduzione di acidi che si accumulano nel sangue o dall’eccessiva perdita di bicarbonati nel sangue oppure dall’accumulo di anidride carbonica nel sangue per effetto di un’insufficiente funzionalità polmonare o di un rallentamento della respirazione;
Ipotermia: è una condizione di emergenza in cui il corpo perde calore più velocemente di quanto rapidamente lo produca;
Iperkaliemia o Ipokaliemia: i livelli di potassio nel sangue sono, reciprocamente, troppo elevati o troppo bassi;
Ipoglicemia: La glicemia indica il quantitativo di glucosio presente nel sangue, in questo caso un livello inferiore a 70mg/dl;
Intossicazioni: è dovuta all'esposizione a una sostanza che determina effetti tossici;
Tamponamento Cardiaco: è l'accumulo di sangue nel sacco pericardico di volume e pressione sufficiente a compromettere il riempimento cardiaco;
Pneumotorace iperteso: si verifica quando l’aria si accumula tra il polmone e la parete toracica e provoca un aumento della pressione all’interno del torace, riducendo la quantità di sangue che ritorna al cuore;
Trombosi (Infarto miocardico): L’infarto è la necrosi di un tessuto o di un organo che non ricevono un adeguato apporto di sangue e ossigeno dalla circolazione arteriosa;
Trombosi (Embolia polmonare): è l’ostruzione di un’arteria del polmone (arteria polmonare) con un accumulo di materiale solido portato in circolo (embolo), generalmente un coagulo di sangue (trombo) o, raramente, altro materiale;
Trauma (Ipovolemia da perdita di sangue): è una lesione dell'organismo causata dall'azione, dannosa e improvvisa, di agenti esterni;
L'asistolia viene trattata con la rianimazione cardiopolmonare (CPR) combinata con la somministrazione di vasopressori per via endovenosa, come l'epinefrina (adrenalina).
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