3️⃣Esame Obiettivo

Per Esame Obiettivo si intende l'insieme di manovre diagnostiche effettuate dal medico per verificare la presenza o assenza, nel paziente, dei segni indicativi di una deviazione dalla condizione di normalità fisiologica.

  1. Ispezione: Immediato approccio al paziente, è di fatto la “prima occhiata” del medico nei confronti dell’assistito. In particolare, alcuni elementi identificabili sono:

  • Postura e deambulazione, nonché eventuali asimmetrie fisiche rispetto ai due emisferi corporei;

  • Stato di nutrizione del paziente: denutrizione, sovrappeso o normopeso;

  • Incapacità o deficit di movimento di alcune parti del corpo;

  • Coloriti o segni sulla pelle, in particolare quelli del volto.

  1. Palpazione: È una analisi eseguita col tatto, in cui il medico va letteralmente a toccare le zone del corpo del paziente che sospetta anomale. Ciò che la palpazione permette di identificare, ad esempio “tastando” una massa, sono caratteristiche fisiche dell’anomalia come la consistenza, la dolorabilità, la mobilità, ecc.

  2. Percussione: Il medico “picchietta” un dito su alcune aeree del corpo del paziente e ne percepisce i suoni di risposta, traendone deduzioni. Più specificatamente, un dito detto “plessore” percuote un secondo dito tenuto sulla pelle del paziente, che funge da plessimetro, generando un suono che dipende dalle condizioni delle strutture sottostanti.

  3. Auscultazione: Ascolto prodotto dalle cavità del corpo tramite uno strumento detto “Fonendoscopio”, posizionato sempre sulla pelle del paziente in corrispondenza dell’area sottostante, o dell’organo, da esaminare.

L’ esame obiettivo consente di raccogliere tutti quei segni oggettivi, verificabili ed inequivocabili che danno un riscontro alla sintomatologia “soggettiva” presentata dal paziente durante l’Anamnesi. Va compiuto con attenzione e metodo al fine di non lasciarsi sfuggire dettagli importanti per un quadro generale.

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